VIAREGGIO. A volte è solo questione di secondi. Saper interpretare la situazione di pericolo e agire di conseguenza, attuando la difesa più opportuna per mettersi in sicurezza, può davvero far sì che un brutto incontro non si trasformi in un incubo. Ma come riconoscere le situazioni di pericolo? E soprattutto cosa fare per guadagnare quei secondi necessari a mettersi in salvo? Se ne è parlato in occasione del primo incontro sull’arte del “combattere senza combattere” organizzato in occasione della festa della donna presso la palestra Volta in via Alessandro Volta 77 a Viareggio, curato da Luciano Francesconi, Rodolfo Bonavolta e Alessandro Panarese.

All’incontro, incentrato sull’aspetto teorico della difesa e intitolato Difesa personale, dalla percezione del pericolo al primo contatto fisico, i partecipanti hanno avuto la possibilità di avvicinarsi a temi come il Targhet hardering, Posturing e De-escalation insomma, come detto, l’arte del combattere senza combattere. Sono inoltre state spiegate alcune tecniche di difesa tradizionali “da impatto”, come i Basic strikes del Real fighting, e tutto quello che veramente succede durante un’aggressione.

L’incontro ha destato l’interesse soprattutto del pubblico femminile visto che troppo spesso sono proprio le donne a subire aggressioni e violenze contro le quali, come spiegato dai curatori della serata, è possibile difendersi adeguatamente grazie alla conoscenza di poche tecniche tradizionali e soprattutto grazie al corretto atteggiamento psicologico che consente di far fronte alle più disparante situazioni di emergenza.

 

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